Quello che abbiamo di più caro
“Quello che abbiamo di più caro è Cristo stesso, Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui giacché sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della divinità”. Prima di concludere desidero proporvi un ultimo momento di riflessione e di lavoro. Quando mi sono inoltrato nella lettura del racconto di Solov’ev, è stato immediato sentire vicinissima la presenza (...)
Quello che abbiamo di più caro è Cristo stesso, Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui. Tutto ciò che viene da Lui: ecco la Chiesa, ecco la nostra Compagnia, ecco la nostra amicizia. Perché è necessario richiamare adesso la consapevolezza del dono della nostra Compagnia? Perché sia riconosciuta come dono che viene da Lui. Perché sia riconosciuta come (...)
“Strada facendo, mentre stava avvicinandosi a Damasco, d’improvviso una luce dal cielo gli sfolgorò dintorno: caduto a terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo perché mi perseguiti? Egli rispose: chi sei, o Signore? E quegli: io sono Gesù che tu perseguiti; ma alzati in piedi entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare... Saulo si (...)
Nella presenza di quell’Uomo di nome Gesù si rivela e si compie l’Amore di Dio per l’uomo che è già certamente presente e rivelato nella figura del popolo di Israele, nella figura degli uomini prescelti a guidare e a richiamare il popolo eletto. Amore documentato, in tutto l’Antico Testamento, con parole immense e struggenti, che spesso fanno uso delle analogie (...)
Mentre tutti sono lì a bocca aperta, con gli occhi spalancati, in un ascolto attentissimo, in un silenzio che faceva ancor di più emergere la forza del suo grido, improvvisamente Giovanni si azzittisce. E il suo sguardo, normalmente rivolto a ciascuno dei presenti, lo ritroviamo a fissare intensamente la figura di un uomo - un uomo giovane, un trentenne - (...)