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PENSIER HA PUR DI ME
In trentasette giorni di ricovero in ospedale, solo una volta avevamo sentito la voce di Papa Francesco in un brevissimo audiomessaggio del 6 marzo e un’altrettanta unica volta, il 17 marzo, avevamo ricevuto una sua fotografia, scattata durante la Santa Messa nella cappellina del mini appartamento papale. Domenica 23 marzo, per la prima volta dopo tutto questo tempo, il Santo Padre si è affacciato dal policlinico Gemelli e ha pronunciato alcune parole. Sarebbe interessante ascoltare ciò che ognuno si aspettava avrebbe detto. Era facile pensare che avrebbe potuto rivolgere un saluto ai cattolici di Gaza o un generale appello per la pace. Sbaragliando ogni immagine e previsione, Papa Francesco, dopo aver scandito le parole: “Grazie a tutti!”, si è soffermato su una singola persona tra la folla dicendo: “E vedo (...)