Quello che abbiamo di più caro
Il vero e primo ostacolo al riconoscimento di Cristo, all’esperienza reale della sua presenza come attrattiva avvincente, come esperienza impareggiabile e vincente, è proprio il non prendere sul serio la nostra umanità; è la trascuratezza, l’inconsapevolezza, la dimenticanza o la censura della nostra umanità per quella che è, così come è: sentirla o considerarla una specie di maledizione, qualcosa da (...)
[Subito dopo l’incontro con Gesù] ritroviamo Andrea nell'entusiastica e irrefrenabile ricerca di suo fratello Simone, di Simon Pietro. Con molta probabilità si incontrarono in riva al mare, mentre Pietro - che era pescatore - è intento a riassettare le reti dopo una pesca che quasi sempre risultava infruttuosa. È facile immaginare l'umore e la faccia di Pietro. Ci pare di (...)
Questo primo tratto del nostro percorso possiamo esemplificarlo con le struggenti parole del Miguel Mañara di Milosz: “Ho trascinato l’amore nel piacere, e nel fango, e nella morte… Mangio l’erba amara dello scoglio della noia. Ho servito Venere con rabbia, poi con malizia e disgusto… Certo, nella mia giovinezza, ho cercato anch’io, proprio come voi, la miserevole gioia, l’inquieta straniera (...)
Attraverseremo ora l’episodio dell’apparizione di Gesù risorto a Maria Maddalena, colei che viene scelta, insieme ad altre donne, per essere la prima testimone della risurrezione di Cristo. Scelgo di soffermarmi sul brano del Vangelo di Giovanni, in cui viene maggiorente messa a fuoco la figura di Maria Maddalena dopo la tragedia della morte di Gesù e, successivamente, nell’incontro con Gesù (...)
Cosa è capitato, cosa è accaduto? Duemila anni fa in un piccolo paese, ai confini della Palestina, nella Galilea dei gentili, in un piccolo paese chiamato Nazareth, questa promessa del cuore, la felicità che il cuore attende, questa bellezza che il cuore domanda e attende incessantemente, è diventata Carne. Il Santo inaccessibile, che ci ha creato con questo cuore, è (...)