Quando arrivano i suoi occhi

Modà

"La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te"

01 Agosto 2024

“…Credo di avere bisogno ancora del tempo necessario per capire se in futuro potrò riprendere la mia attività discografica e di frontman…Ad oggi non posso fare altro che accettare questo momento e ascoltarmi…”.

È il recente post scritto da Francesco Silvestredei Modà il 19 luglio. In una intervista del 21 aprile 2021 ha già raccontato la sua esperienza: appena sveglio non riusciva a piegare le gambe, 10 giorni a letto, i controlli e la diagnosi di depressione. Ha così dichiarato: “Ho capito tutto dopo. Da anni avevo attacchi di panico prima dei concerti, ma sono andato avanti negando, mostrandomi forte anche per il senso di responsabilità verso la mia famiglia e i miei genitori. Ho accumulato troppo e il cervello alla fine mi ha bloccato il fisico. La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te”. In seguito a questa diagnosi inizia una cura con i farmaci, senza, come lui stesso dice, guarire.

Quando arrivano i suoi occhi, tutto intorno si distorce e di luce mi ricopre, se poi col suo sguardo mi si posa addosso…Quando arriva la sua voce come neve mi dà pace…”. Così esordisce uno dei più grandi successi dei Modà. Il brano è dedicato ad una donna eppure, guardando la nostra vita e la vita degli altri, è facile vedere che nemmeno una donna può corrispondere, soddisfare il bisogno più profondo del nostro cuore. Il nostro malessere è proprio quel “sintomo” che ci mostra l’insufficienza di tutto ciò che viviamo. C’è bisogno di occhi più grandi, più profondi, più forti e quello che Francesco o chiunque altro canterebbe ad una donna o ad un uomo, noi osiamo gridarlo a quella Presenza che solo corrisponde a questa voragine di amore che siamo. E allora sì che

Quando arrivano i suoi occhi, con lei arrivano le stelle e non desidero di più che starmene a guardarli.

"Ecco l'esperienza di un uomo, di un cuore raggiunto dal calore di quella presenza, di quello sguardo, di quell'amore. Il cuore da pre-occupato, appesantito, imprigionato, intristito, ammalato da noi stessi,dalle nostre immagini, dai nostri pensieri, dai nostri tentativi. Dalle nostre misurazioni e dalle nostre paure, angosce, peccati e miserie si ritrova investito e pieno di uno stupore, di una meraviglia, di una commozione, di una libertà, di una pace, di un’attrattiva irresistibile per uno sguardo unico, impareggiabile che lo ridesta e lo rigenera alla vita, alla speranza, all’amore. La vita, incontrata e investita incessantemente dallo sguardo di Gesù, la si vede fiorire e rifiorire continuamente nell'esperienza di una speranza, di una novità, di una gioia, di una bellezza, di una libertà, di un amore, di un perdono, di una pace, di una rigenerazione, e anche di una intelligenza su tutto, a noi impossibile e impareggiabile al vaglio e al giudizio della ragione".

Nicolino Pompei


All’inizio li vedi così, pensi che quelle medicine si diano ai pazzi. Mi vergognavo, ma lentamente sono tornato a vedere i lati positivi della vita…”.

Francesco, permettici, non sei pazzo, sei fatto bene! E anche quegli insuccessi e quei riconoscimenti che non hai apparentemente ottenuto, che ti hanno deluso e fatto arrabbiare, sono i sintomi della grandezza del tuo cuore, come quello di ciascuno di noi. Sì, noi te lo confermiamo Francesco, che non conta olo vincere al Festival di Sanremo! C’è davvero molto di più. Noi siamo fatti per una felicità molto più

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