Indulgenza plenaria ai fedeli malati di coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi. Lo stabilisce un Decreto della Penitenzieria apostolica pubblicato il 20 marzo e firmato dal cardinale penitenziere Mauro Piacenza e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykiel.
Con una Nota che accompagna il Decreto, la Penitenzieria inoltre stabilisce che nell’attuale contingenza, per “la gravità delle attuali circostanze” e “soprattutto nei luoghi maggiormente interessati dal contagio pandemico e fino a quando il fenomeno non rientrerà”, ricorre la possibilità di impartire “l’assoluzione collettiva”, cioè “a più fedeli insieme”, “senza la previa confessione individuale”. Fermo restando che deve essere il vescovo diocesano a specificare l’applicazione di questa modalità straordinaria di celebrare il sacramento della penitenza che è possibile utilizzare in caso di “imminente pericolo di morte” oppure, appunto, “per grave necessità”.
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