...imparare da san Paolo, imparare la fede, imparare il Cristo, imparare infine la strada della retta vita (Benedetto XVI)
Con la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, il 28 giugno scorso, siamo entrati nel perimetro dell’Anno Paolino, che il Santo Padre, Benedetto XVI, ha felicemente indetto per la ricorrenza bimillenaria della nascita del «maestro delle genti». Nell’aderire alle ragioni profonde di questo anno speciale, desideriamo proporre a noi stessi e alle nostre Chiese la figura gigante dell’Apostolo e le sue lettere, «vero patrimonio dell’umanità redenta» (Benedetto XVI, Omelia alla Celebrazione dei Primi Vespri, 28 giugno 2007). Nel suo peregrinare per la causa del Vangelo egli, tra l’altro, toccò in vari punti le nostre regioni: Siracusa, Reggio Calabria, Pozzuoli e infine Roma, dove trovò il martirio; un motivo in più perché egli torni ad alzarsi in mezzo a noi (cfr. At 17,22; 27,21), e tutti possano di nuovo «ascoltarlo (e) per apprendere ora da lui, quale nostro maestro» (Benedetto XVI, Omelia alla Celebrazione dei Primi Vespri, Basilica di San Paolo fuori le Mura, 28 giugno 2008) che il Dio dei cristiani non è un Dio estraneo o lontano, ma vicinissimo a loro e alla loro cultura, è anzi la vera risposta alla loro sete e fame più profonde. A lui toccò «l’esperienza dell’essere amato da Gesù Cristo in modo tutto personale»: una scoperta imprevista, un coinvolgimento sconvolgente. «Perseguitando la Chiesa, Paolo perseguita lo stesso Gesù. “Tu perseguiti me” (cfr At 9,4s). Gesù si identifica con la Chiesa in un solo soggetto. In questa affermazione del Risorto, che trasformò la vita di Saulo, in fondo ormai è contenuta l’intera dottrina sulla Chiesa come Corpo di Cristo» (ib). Le generazioni che si sono succedute non hanno cessato di leggere il mistero della Chiesa sul paradigma stringente del corpo che ha molte membra e varie giunture, ma non cessa di essere uno con il Cristo stesso (cfr 1Cor 12,12s; Ef 4,15s). Il che però è assai più di una analogia. «Il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il Corpo di Cristo? Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo» (1Cor 10,16s). Diranno i Padri che noi mangiamo quello che dobbiamo diventare, anzi quello che già siamo. E Benedetto XVI conclude: «Continuamente Cristo ci attrae dentro il suo Corpo, edifica il suo Corpo a partire dal centro eucaristico, che per Paolo è il centro dell’esistenza cristiana, in virtù del quale tutti, come anche ogni singolo può in modo tutto personale sperimentare: Egli mi ha amato e ha dato se stesso per me» (ib). (Dalla prolusione del Card. Angelo Bagnasco al Consiglio Permanente della CEI – 22 settembre 2008) CICLO DI CATECHESI DEL SANTO PADRE DEDICATO A SAN PAOLO Udienza generale del 02 luglio 2008 - San Paolo (1) Udienza generale del 27 agosto 2008 - San Paolo (2) Udienza generale del 03 settembre 2008 - San Paolo (3) Udienza generale del 10 ottobre 2008 - San Paolo (4) Udienza generale del 24 settembre 2008 - San Paolo (5) Udienza generale del 01 ottobre 2008 - San Paolo (6) Udienza generale dello 08 ottobre 2008 - San Paolo (7) Udienza generale del 15 ottobre 2008 - San Paolo (8) Udienza generale del 22 ottobre 2008 - San Paolo (9) Udienza generale del 22 ottobre 2008 - San Paolo (10) Udienza generale del 05 novembre 2008 - San Paolo (11) Udienza generale del 12 novembre 2008 - San Paolo (12) Udienza generale del 19 novembre 2008 - San Paolo (13) Udienza generale del 26 novembre 2008 - San Paolo (14) Udienza generale del 03 dicembre 2008 - San Paolo (15) Udienza generale del 10 dicembre 2008 - San Paolo (16) Udienza generale del 07 gennaio 2009 - San Paolo (17) Udienza generale del 14 gennaio 2009 - San Paolo (18) Udienza generale del 28 gennaio 2009 - San Paolo (19) Udienza genrale del 04 febbraio 2009 - San Paolo (20)