"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" (Articolo 1 della legge 20 luglio 2000 n. 211).
Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria: in questo giorno del 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, dove sono morti migliaia di deportati (LA STORIA).
Obiettivo della giornata internazionale è non dimenticare quanto accadde nei lager. Con seminari, incontri, mostre e concerti, ogni città prepara una serie di appuntamenti con testimonianze del genocidio avvenuto tra il 1939 e il 1945. A causa dell’emergenza Covid-19, quest’anno la gran parte delle iniziative sarà fruibile online da ogni parte del Paese.
Riproponiamo un articolo da Nel Frammento anno XVIII numero 1/2020 dal titolo: