NUMERO 1 / ANNO 2023
LA LUNA DI PASQUA
La data della festa di Pasqua cambia ogni anno. Dipende dalla luna. Fu il Concilio di Nicea, nel 325 d. C., a stabilire che la Pasqua di resurrezione si sarebbe celebrata ogni anno nella prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. La data è quindi sempre compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Di fatto, ogni anno, nella Settimana Santa, alzando gli occhi al cielo, vediamo sempre la luna piena. Particolarmente la notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, tornando a casa dall’adorazione, mi capita sempre di alzare gli occhi alla luna e di pensare che proprio così deve averla vista Gesù avviandosi dal Cenacolo all’Orto degli Ulivi. Proprio quella stessa luna piena che nelle sere della Settimana Santa di quest’anno illuminerà ancora una volta il cielo, splendeva - ugualmente piena - su Gesù mentre pregava nel Getsemani e quando fu arrestato e condotto dal sommo sacerdote. Proprio quella stessa luna piena avrà lasciato lentamente il posto all’aurora quando Maddalena e le altre donne uscirono per recarsi al sepolcro il giorno dopo il sabato, senza sapere ancora che avrebbero trovato il Risorto e non una salma da venerare. È un dettaglio, anche banale, quella luna. Ma è uno di quei particolari che ci fanno percepire l’umanità di Gesù, la Sua incarnazione, il Suo essere Avvenimento nella storia, nella realtà.
E quella stessa luna che illuminò anche la fuga degli Ebrei dall’Egitto e il passaggio nel Mar Rosso verso la libertà, ora splende su Kiev come su Mosca, sulla Turchia e la Siria come sul Congo e sul Sud Sudan, a Cutro e in ogni altro luogo del mondo. La stessa luna che vide Gesù.
Che ogni sguardo possa in queste notti levarsi al cielo e dalla luna di Pasqua sentire un richiamo al Mistero, da cui tutto ha origine e dipende e a cui tutto è destinato. Che in questo tempo di Pasqua ognuno possa sperimentare che “con Gesù, il Risorto, nessuna notte è infinita; e anche nel buio più fitto, in quel buio brilla la stella del mattino” – come dice il Papa nel nostro volantino di Pasqua. “Solo se ci lasciamo raggiungere e investire dalla forza di Cristo risorto, potremo sperimentare quell’ardore del cuore, quel respiro della vita, quel recupero e quella rinascita reale, quella profonda trasformazione e quella massima esaltazione del nostro umano… che incontriamo nell’esperienza umana dei Suoi primi discepoli. Un’esperienza che potremo incontrare e sorprendere come un’esperienza quotidiana, sempre possibile a tutti in ogni momento e dentro qualsiasi condizione” (Nicolino Pompei, in Volantino Santa Pasqua 2023) - e sarà Pasqua, davvero, sempre, per sempre.