“Resta con noi, Signore, perché si fa sera”. È la mia domanda ancora oggi, dopo tanti anni. È la nostra domanda. È la domanda che ogni uomo porta nel cuore. E sempre lo sarà. Anche oggi continua a farsi sera. Anche oggi tante paure tornano a tentarmi. Il dramma della vita non è semplificato dalla fede. “Non cambiano le circostanze, non diminuisce il dramma, non si placa la furia delle onde che si abbattono sulla vita. Ma il nostro cuore sente di essere dentro una presa e un abbraccio più forte dei flutti e dei venti contrari, che lo rendono certo e capace di poter camminare e affrontare tutto” (Nicolino Pompei, Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino?). E la domanda è chiara ed insistente: “Resta con noi Signore perché si fa sera, resta con noi Signore perché la notte scende oscura, le tenebre si infittiscono e ci fanno paura. Io lo so che tu sei sempre con me, ma ho bisogno di domandartelo lo stesso, di gridartelo lo stesso: resta con me Signore, non mi lasciare mai.” (Ibi).