Il dramma di questo momento storico che stiamo attraversando ci aiuta a svegliarci. Noi, che incredibilmente possiamo passare da Sara a Yara come da Guendalina a Giordana, quasi come se tutto fosse uguale, come se tutto avesse lo stesso peso e la stessa importanza, siamo ora disarcionati dai nostri divani e dalle nostre tv… Ora che gli uomini in fuga dalla Tunisia, dall’Algeria e dalla Libia arrivano nel giardino che confina col nostro, ammassati in tendopoli da cui vogliono fuggire… Ora che corriamo ad acquistare pillole di ioduro di potassio per affrontare in qualche modo la paura della contaminazione radioattiva… Ora dovremmo pure domandarci chi siamo noi! Traballano le false certezze su cui abbiamo erroneamente fatto poggiare la nostra vita e quella delle nostre famiglie. Abbiamo creduto di essere potenti, ci siamo sentiti civili e democratici, ma evidentemente il mondo non è nelle nostre mani e non siamo capaci di assicurare la pace e la stabilità.