“Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente” (Sal 83): sì, solo nel Dio vivente, solo nella presenza di Gesù che è la presenza in cui Dio si rivela come uomo e come presenza permanentemente viva e attuale, come “Tu” vivo qui e ora, il cuore e la carne di ogni uomo possono trovare quella totale e piena corrispondenza alla loro originale e irriducibile costituzione ed attesa; e per questo ritrovarsi quell’esperienza di beatitudine e di esultanza incontenibile e irrefrenabile. E solo dove c’è e vive la Chiesa, dove la si incontra come vita, come comunione viva, come corpo vivo, come presenza viva, lì è possibile l’esperienza del Dio vivente, di Gesù, quello vero, quello vivo, quello nato, morto e risorto, quello che salva e compie tutto l’umano: Gesù Cristo, proprio Lui, non qualcosa che gli assomiglia […] Occorre semplicemente e urgentemente tornare a Gesù, ad incontrare Lui e a riportare Gesù tra la gente; occorre che la vita di ogni uomo si possa riaccendere per la presenza di Gesù attraverso l’incontro e la testimonianza di uomini e donne che nel loro umano che vive e si rapporta responsabilmente nei vari ambiti della realtà – dal quotidiano più privato, feriale e casalingo alla realtà di rapporti, di presenza e di responsabilità pubblica come il lavoro – trasudino e sovrabbondino di una bellezza, di un amore, di una gioia, di una intelligenza e di una operatività impareggiabile e travolgente, che può scaturire solo da una vita attratta e attaccata a Gesù. Questo è ciò che sentiamo come passione, urgenza e responsabilità verso noi stessi e verso ogni uomo. Ed è ciò che segna la nostra educazione permanente come cammino e amicizia.
(Nicolino Pompei, Quello che abbiamo di più caro...)
Lunedì 28 Ottobre 2019
La Felicità in Persona
SANTA MESSA PRESIEDUTA DA don Patrizio Spina
VEGLIA EUCARISTICA
Giovedì 31 Ottobre 2019
Voglio di più
Venerdì 01 Novembre 2019
SANTA MESSA PRESIEDUTA DA Mons. Federico Pompei
Una vita donata MARIA CRISTINA CELLA MOCELLIN INCONTRO
SANTO PIACERE Dio è contento quando godo
Sabato 02 Novembre 2019
Un popolo in festa
La santa Casa a Loreto
Il luogo dell’Incarnazione
Da oltre settecento anni, la città di Loreto nelle Marche ha il privilegio di custodire la casa di Maria, il luogo dell’Annunciazione e dell’Incarnazione: “Non soltanto una reliquia, ma una preziosa «icona» concreta” - come ebbe a dire san Giovanni Paolo II. Realizzata in occasione del Giubileo per il centenario della proclamazione della Vergine Lauretana patrona dei viaggiatori in aereo, la mostra presenta le caratteristiche e la storia della Santa Casa, il suo prodigioso arrivo a Loreto e le più belle parole dei Papi pellegrini alla Casa di Maria, che ci aiutano a cogliere e ad approfondire la Grazia del solo luogo di cui si può dire: “Hic Verbum caro factum est”.
...Uscimmo a riveder le stelle
L’uomo alla scoperta dell’universo
L’umanità nel corso dei secolisi è costantemente rivolta alla bellezza del cielo stellato cercando in esso spiegazioni più profonde al proprio essere e alla realtà. Tanta storia della civiltà è stata guidata dall’osservazione astronomica, e nel corso dei millenni le visioni cosmiche sono state molteplici e mutevoli, fino a dispiegarci un universo infinito che, ancor di più oggi, continua a suscitare meraviglia e sproporzione. Di fronte allo spettacolo grandioso dell’universo e all’immensità del tempo e dello spazio, l’uomo sgomento, e apparentemente insignificante, è invece capace di domandarsi, comprendere, conoscere e desiderare.
Di te pensando a palpitar mi sveglio
Leopardi: il geniale cantore della natura umana
La mostra, cogliendo l’occasione dei duecento anni della composizione de L’infinito, propone un percorso in cui si è introdotti, attraverso alcune tra le più significative opere leopardiane, a cogliere la grandezza della natura umana, di ogni tempo e luogo, quei “cari e tristi moti del cor” che tanto più avvertono la finitezza ed il limite accusando le cose di mancamento, nullità e vòto, ancor di più palpitano, si innalzano e gridano l’insopprimibile necessità di senso, di compimento, di felicità. L’uomo Leopardi riesce a suscitare, ancora oggi, un interesse su quella nobil natura che a sollevar s’ardisce, propria di ciascun uomo.
Né mai co l'animo suo si quietava
Il genio di Leonardo
“Era la grazia più che infinita in qualunque sua azione”. Vasari così descrive una delle personalità più geniali della storia dell’umanità. In Leonardo tutto acquista interesse semplicemente perché esiste, che sia la bellezza di un fiore, di un volto femminile come il meraviglioso funzionamento del corpo umano. Tutto è osservato e analizzato per soddisfare l’instancabile sete di conoscenza. Incredibilmente abile nel disegno, riproduce, annota e inventa con fervida fantasia macchinari a servizio dell’uomo. Attraverso disegni, appunti scritti e alcune delle sue opere più famose, conosceremo l’uomo rinascimentale che in questo mai quietarsi è, a ragione, ritenuto antesignano dell’inquieto uomo contemporaneo.